“Di me sarete testimoni (At 1, 8) "– Vite che parlano

“Abbiamo lasciato tutto per essere accanto a chi soffre”: la testimonianza dei coniugi De Lonardis a Madonna Grande

Aperto l'ottobre missionario al Santuario di Madonna Grande a Nuova Cliternia, chiesa in cammino per una fraternità vissuta nel quotidiano

Con l’appuntamento diocesano del primo ottobre si è dato inizio al mese missionario ricco di appuntamenti e di ricorrenze presentati al Santuario di Madonna Grande (Nuova Cliternia – Campomarino): i  400 anni della Fondazione della Congregazione di Propaganda Fide, poi dal 1967 per volontà di Paolo VI Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli e, da giugno scorso,  Dicastero per l’Evangelizzazione; i 200 anni dell’Opera della Propagazione della fede, nata per iniziativa della giovane laica francese Pauline Jaricot con lo scopo di coinvolgere tutti i battezzati nella preghiera e nel sostegno economico dei missionari nel mondo, da questa poi nel corso degli anni nasce l’Opera della Santa Infanzia e l’opera di San Pietro Apostolo per il sostegno dei seminaristi delle giovani Chiese. E ancora i 100 del  riconoscimento a Opere “Pontificie” cioè importanti per la vita di tutta la Chiesa e di tutte le Chiese.

Altra ricorrenza importante il Festival della missione (Milano 29 settembre – 2 ottobre) evento che coinvolge tutto il mondo missionario italiano che ha come tema “Vivere per dono”, con questo evento si è voluto portare in piazza, a conoscenza di tutti, la vita dei missionari e attraverso loro apprezzare esperienze di vita e tradizioni culturali di altri continenti e vari paesi del mondo, cosi da aiutare i partecipanti di tutte le età ad aprire lo sguardo sul mondo e sull’umanità a 360 gradi.

Dopo la carrellata dei “compleanni” è stato condiviso un momento di preghiera con la recita del Santo Rosario con riflessioni di missionari del nostro tempo che hanno dato la vita per essere stati fedeli alla propria fede.

Grande interesse ha suscitato la testimonianza dei coniugi Goffredo e Tiziana Leonardis della diocesi di Pescara-Penne missionari Fidei Donum prima in Congo e poi per 9 anni in Albania: il loro lasciar tutto, lavoro, casa, amici non è stato un peso anzi una gioia nel poter condividere la propria fede e poter farsi carico, in parte, delle difficoltà e delle sofferenze altrui mettendosi semplicemente a loro  disposizione.

Con il racconto della loro vita hanno voluto soprattutto far passare il messaggio che non solo i sacerdoti e consacrati sono chiamati ad essere missionari ma ciascuno in virtù del proprio battesimo.

Stesso tema ripreso anche da S.E. il Vescovo, mons. Gianfranco De Luca, nell’omelia della celebrazione eucaristica in cui ha anche sottolineato l’importanza di una fraternità vissuta, la consapevolezza di essere figli e la possibilità di vivere da fratelli nella quotidianità; essere figli cioè essere delle persone affidate, vivere la relazione con il Padre e vivere ogni giorno questa confidenza cosi come ci indica anche Santa Teresina di Gesù Bambino, maestra di vita e Dottore della Chiesa.

Essere fratelli è il compito che abbiamo anche nella fatica della diversità e delle incomprensioni; vivere da fratelli e sorelle ad imitazione di Gesù.

A conclusione del pomeriggio l’invito ad “andare” per portare la gioia della nostra fede ai fratelli che siano essi vicini o lontani.