Gemellaggio “spirituale” Guglionesi-San Martino in Pensilis con San Leo e Sant’Adamo

Contributo di don Nicola Mattia

Il canonico Angelo Maria Rocchia (Guglionesi, 1830 – 1907) nel suo libro su Guglionesi (pubblicato nel 1890), parla diffusamente dei  santi Adamo e Leo patroni di Guglionesi e San Martino in Pensilis:”…In una notizia di S. Leo Protettore di S. Martino in Pensilis ricavata da un’antica Cronaca d’Isernia, si legge:..’Questa città di Lichiano fu disfatta in breve tempo, e non vi restò altro che la fortezza di Reale con tutti li senatori, e senatrici, fra i quali vi era gravida di Leone il Santo la Senatrice, il di cui nome s’ ignora, si sgravò sopra d’un Colle, due miglia lontano, chiamato il B. Martino e fece questo maschio e lo chiamò Leone, il quale in età matura fu educato nel Monte Cassino, e fatto Religioso di quell’ordine, fu abate in Roma, e per la guerra di S. Martino con i Goti, venne Abbate in questo Convento di S. Felice assieme col padre Adamo suo fratello, il quale era Abbate in Guglionesi’.” . Subito dopo l’autore prosegue dicendo che si può supporre che: “…La Donna Consolare, la quale fu madre a questo Santo (Leo nds), non potendo più a lungo rimanere nell’angusta fortezza di Reale, si ritirò, forse cò principale cittadini delle distrutte Città di Lichiano ed Usconio, nel Castello di Collenisio, e che quivi in prosieguo questa fortunata madre di Santi partorisse S. Adamo”.

L’autore continua a descrivere i legami di sangue e di fede dei due santi lungo tutta l’opera e, parlando della transito di S. Adamo da questa terra, scrive: “…Possiamo supporre che se, nonostante la lontananza da Montecassino a Roma tanti colloquii santi tennero insieme S. Adamo, S. Leo, la maggior vicinanza da Guglionesi a S. Martino avrà potuto dar loro maggior agio di spesso visitarsi. E siccome S. Adamo morì prima di S. Leo, è probabile che il nostro Santo nella preziosa sua morte fosse allietato dà santi conforti dal suo caro S. Leo”.

Sempre Rocchia, ci informa che nella Chiesa Madre di Guglionesi è conservata una reliquia di S. Leo.

Il Vescovo di Larino Giovanni Andrea Tria (1676 – 1761) ci informa che nella sua cattedrale: “In una cassetta d’argento, segnata lett. B. si conservano degl’Ossi di S. Leo, il di cui Sagro Corpo si venera in S. Martino, Diocesi di Larino, e di S. Adamo Confessore, il Sagro Corpo del quale si conserva nella Chiesa matrice di Goglionesi, Diocesi di Termoli”.

E’ importante notare che i due santi sono venerati insieme in una cattedrale.

Accanto al culto delle reliquie di Adamo e Leo rilevante è il canto della carrese che menziona i due santi.

Nella carrese di S. Pardo a Larino, insieme  alla Madonna (che non manca in nessuna carrese) e ad altri santi, sono presenti sia Leo che Adamo.

Nella carrese di S. Leo, a San Martino in Pensilis,con S. Giovanni Battista e S. Basso c’è Adamo che viene definito “u cumpagnon”.

La canzone di S. Adamo (non più in uso a Guglionesi) è presente S. Leo.

E’ evidente che anche la pietà popolare unisce i due santi quasi in un unico culto.

Insieme ai Martiri Larinesi, Adamo e Leo son gli unici santi canonizzati “autoctoni” nel territorio dell’attuale Diocesi di Termoli – Larino.

E’ impensabile che in questa Chiesa diocesana dopo quasi mille anni da Adamo e Leo, non ci siano persone che hanno cercato Dio e servito i fratelli e le sorelle e non siano degni della gloria dell’altare!

Il 2 giugno u. s., su invito del sindaco di Guglionesi, dott. Mario Bellotti, una rappresentanza dell’amministrazione comunale di San Martino in Pensilis presieduti dal sindaco dott. Giovanni Di Matteo e con il parroco, sono stati ricevuti al Palazzo di Città e dopo gli scambi di rito, preceduti dai gonfaloni delle due comunità si sono recati nella Chiesa Madre di Guglionesi dove hanno partecipato ai riti di intronizzazione dell’effige di S. Adamo presieduti dal Vescovo di Termoli – Larino S. E. Mons. Gianfranco De Luca.

I Santi Adamo e Leo, che godono della comunione nel Cielo, si sono nuovamente incontrati anche sulla terra e hanno fatto sì che la loro fraternità si estendesse alle comunità che li celebrano.

In questi gesti di scambio e di accoglienza tra le comunità possiamo leggere senz’altro il bisogno e il desiderio di ripartire insieme.

Unendo le forze, la ripartenza sarà più facile e darà maggiori frutti.

Come da tradizionale programma, le celebrazioni in onore di S. Adamo si sono svolte anche il giorno seguente con il solenne pontificale presieduto da S. E. Mons. Domenico D’Ambrosio arcivescovo emerito di Lecce che negli anni ’90 del secolo scorso ha presieduto alla cattedra della Diocesi di Termoli – Larino.