Giovani e vocazioni

La Diocesi accoglie un nuovo diacono: Pasquale Antonetti ordinato a Santa Croce

Il seminarista di Termoli, 30 anni, ha accolto con gioia la chiamata del Signore Solenne liturgia presieduta dal Vescovo a Santa Croce di Magliano

Il 28 aprile 2019, seconda domenica di Pasqua, la Diocesi di Termoli-Larino ha accolto un nuovo diacono: Pasquale Antonetti è stato ordinato mediante l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria del Vescovo, Mons. Gianfranco de Luca.

La celebrazione eucaristica si è svolta chiesa di Sant’Antonio di Padova della parrocchia di Santa Croce di Magliano.

Alla solenne liturgia di ordinazione presieduta dal Vescovo, hanno preso parte il Presbiterio, il Rettore e l’equipe formativa del Pontificio Seminario Regionale “San Pio X” di Chieti, i seminaristi e le comunità parrocchiali del Sacro Cuore di Termoli (centro di origine del nuovo diacono) e della comunità pastorale di Santa Croce di Magliano, San Giuliano di Puglia e Colletorto dove il giovane seminarista, 30 anni, è impegnato con il suo servizio pastorale.

La messa è stata animata dal coro diocesano e dal coro “Lorenzo Perosi” della parrocchia di Santa Croce diretti dal maestro, Paolo Tarantino.

Al termine della funzione il diacono Pasquale Antonetti ha ringraziato tutti coloro che hanno condiviso il suo cammino di preparazione al sacerdozio rinnovando con umiltà l’affidamento all’amore e alla misericordia del Padre che lo ha chiamato a servire ogni uomo.

Ringraziamo e lodiamo il Signore – ha affermato il Vescovo De Luca – per il dono di un fratello, della sua storia, della sua vita e di quanto il Signore ha operato e sta operando in lui anche attraverso tutti i suoi compagni di viaggio. Questo lavoro di squadra – dal seminario a tutte le esperienze di servizio e di vita – è fondamentale e performativo dell’esistenza cristiana; fa sì che lo Spirito Santo possa agire e che quanto il Signore ha messo nel suo cuore, e che Lino ha accolto, arrivi a compimento.

Nell’omelia mons. De Luca ha colto alcuni spunti di riflessione dal Vangelo di Giovanni che riporta l’episodio – dall’incredulità alla fede – dell’apostolo Tommaso:

Non si è cristiani da soli e non lo si diventa da soli, il Signore lo si incontra nella fraternità e nella comunità. Auguro a Lino e a ciascuno di noi di poter dire, rivolti a Gesù che è realmente presente in mezzo a noi ‘Signor Dio e mio Dio‘ perché tutto nasce da questa relazione speciale con lui.

Gesù è la fonte del nostro essere cristiani, tanto da poterlo riconoscere e accogliere come riferimento e Signore della propria vita in un modo così profondo da poter dire ‘Dio mio’ nella misura in cui ‘io sono suo e lo riconosco’ tale.

Si tratta di un “incontro e di un rapporto fondamentale per l’esistenza cristiana da cui si concretizza l’avventura personale e della Chiesa universale iniziata nel giorno di Pasqua, momento determinante dal quale si può superare ogni paura. Proprio Gesù abita le nostre paure e ha scelto di stare con noi, rendendosi presente per donare il frutto della sua morte e della sua risurrezione”.

Il Vescovo ha rimarcato che “L’incontro con i discepoli e l’annuncio della ‘pace sia con voi’ costituisce un evento fondante grazie al quale diventiamo ciò che siamo e siamo stati creati:, figli di Dio riconciliati con il Padre e fratelli tra noi”.