Mistica e nichilismo in Europa, sentieri ininterrotti, don Marcello Paradiso presenta il nuovo libro a Termoli

Lunedì 2 agosto 2021, alle 20.45, nello spazio all’aperto del Centro Pastorale Ecclesia Mater in piazza Sant’Antonio a Termoli (ingresso da retro ex seminario vescovile) sarà presentato il nuovo libro di don Marcello Paradiso dal titolo “Mistica e nichilismo in Europa, sentieri ininterrotti, Cittadella Editrice, Assisi 2020”. Alla tavola rotonda, inserita nell’ambito dell’Agorà diocesana – Germogli di creatività, prenderanno parte il vescovo, mons. Gianfranco De Luca, Michele Fratino, Mario Mascilongo e mons. Antonio Sabetta. Gli interventi saranno moderati da Fabrizio Occhionero. L’incontro, aperto a tutti, prevede un aperitivo cenato gratuito. Per partecipare è consigliata la prenotazione al seguente link:

https://forms.gle/HjcjpjXg2MvmBiCH7

Il libro, ripercorrendo il cammino che va dai secoli XIII-XIV fino ai nostri tempi, va alla ricerca, ed eventualmente giustifica, le tracce di una ininterrotta continuità, all’interno dell’evoluzione del pensiero culturale europeo, tra la mistica cristiana, così come prende forma agli inizi del secondo millennio, sulla palese eredità del primo, e il pensiero tipico degli ultimi secoli che ha attraversato le regioni europee e segnato profondamente il clima culturale, fino a determinare una forma mentis diffusa nel vecchio continente e nell’occidente in generale.

La tesi così brevemente enunciata si snoda attraverso tre capitoli: il primo ripropone il fenomeno della mistica cristiana; la mistica in particolare, di Eckhart ha svolto un ruolo determinante nella formazione di molte generazioni di mistici, ma anche di pensatori, teologi e filosofi dei secoli dal XIV al XIX secolo.

Il secondo capitolo ripercorre la storia e l’evoluzione della mistica della scuola renana fino agli inizi del XIX secolo, attraversando l’epoca della Riforma Protestante e dell’Età Moderna.

Il terzo capitolo presenta la svolta decisiva dei secoli XIX e XX, che estremizza alcuni aspetti centrali della mistica medioevale ma ormai definitivamente compresi in un’ottica esistenzialista nichilista, atea e radicale. Vengono presentate figure molto rappresentative della tragica e paradossale evoluzione (Hegel, Nietzsche, Heidegger, Sartre, Cioran); qui trovano posto due figure femminili, Teresa di Gesù Bambino ed Elisabetta della Trinità che si pongono in stridente contrasto, paradossalmente e idealmente al fianco di chi attesta ormai come definitiva l’assenza di Dio.

La conclusione ravviva l’urgenza della mistica per la vita cristiana, anche in un momento in cui sono sempre più visibili i segnali di una dilagante scristianizzazione dell’antica Europa e dell’affermazione di una società ormai sempre più postcristiana.

L’esperienza mistica, il cuore di ogni esperienza religiosa, è base anche per un serio dialogo interculturale e favorisce il dialogo interreligioso.