San Giuliano di Puglia, la comunità rinnova le festività patronali in tempo di pandemia

Con fede, devozione e preghiera la comunità di San Giuliano di Puglia ha rinnovato le feste religiose in onore di San Giuliano martire e di Sant’Elena Imperatrice. Il tempo di pandemia non ha permesso di organizzare processioni e cortei ma, in attesa di poter gradualmente riprendere le tradizioni, tutto si è svolto nel rispetto della normativa anti-Covid. Venerdì 21 maggio, solennità di San Giuliano martire, il parroco don don Pietro Cannella, ha celebrato la santa messa nella chiesa madre, animata dal coro parrocchiale e dalle suore di Maria Immacolata di Nyeri (Kenya). Al termine della funzione, le statue di San Giuliano e Sant’Elena sono state portate in spalla solo all’uscita dalla chiesa per essere collocate su due mezzi distinti per un giro lungo le vie del paese senza concorso di popolo in un’atmosfera di grande emozione.

Alle 18, l’atteso appuntamento con il “Maritaggio” alla presenza del sindaco, Giuseppe Ferrante. Nasce dalla donazione al Comune dei propri beni da parte di un notaio di San Giuliano di Puglia (Cosmo De Maria) che, non avendo figli, ha chiesto di utilizzare il ricavato dei beni per le ragazze nubili a titolo di dote. Vengono inserite in un’urna i nomi delle ragazze non sposate dai 18 ai 30 anni residenti a San Giuliano insieme a due biglietti con il nome del patrono. Dopo l’uscita del nome del Santo le prime due ragazze estratte hanno diritto a un premio di circa mille euro se si sposeranno entro il compimento del trentesimo anno di età. La prima estrazione risale al 1913. Ad estrarre i biglietti è stata la piccola Johanna. Dopo l’uscita del nome del Santo le prime due ragazze estratte hanno diritto a un premio di circa mille euro se si sposeranno entro il compimento del trentesimo anno di età. La prima estrazione risale al 1913.

Sabato 22 maggio, solennità di Sant’Elena, la messa è stata celebrata all’aperto sul sagrato della cappella di Sant’Elena al confine con Santa Croce di Magliano: qui la Santa è stata riportata dopo essere stata accolta in paese da inizio maggio. Una devozione personale anche a Santa Croce e nei centri limitrofi, un saluto, momenti di profonda devozione anche per tanti sangiulianesi che vivono lontano dal paese ma con il cuore impresso sempre nei luoghi di origine. I ragazzi che hanno ricevuto la Prima Comunione hanno partecipato con gioia alle celebrazioni eucaristiche, accompagnati dai catechisti e dalle famiglie. Un affidamento intimo e sincero per consolidare il senso della festa patronale e la propria identità.