Assemblea annuale del Presbiterio

Tutti i sacerdoti della Diocesi riuniti a Larino per tracciare il futuro della Chiesa locale

Dal 17 al 20 giugno 2019 si è svolta a Larino l'Assemblea annuale del Presbiterio per verificare il cammino pastorale e programmare il futuro in una società che cambia

Ogni anno tutti i sacerdoti della Diocesi di Termoli-Larino si ritrovano tutti insieme al Vescovo, Gianfranco De Luca, per vivere alcuni giorni di riflessione. Lo scopo è quello di verificare il cammino pastorale trascorso e programmare il futuro; si pone particolare attenzione all’evoluzione socioculturale del territorio per comprenderne le dinamiche, i mutamenti in atto, le contraddizioni, i motivi di speranza e le sollecitazioni che spingono le nostre comunità parrocchiali ad un costante aggiornamento.

L’assemblea del Presbiterio si è svolta alla Casa di Formazione diocesana “San Giovanni XXIII” di Larino dal 17 al 20 giugno 2019.

Nuove culture continuano a generarsi in queste enormi geografie umane dove il cristiano non suole più essere promotore o generatore di senso, ma che riceve da esse altri linguaggi, simboli, messaggi e paradigmi che offrono nuovi orientamenti di vita, spesso in contrasto con il Vangelo di Gesù. Una cultura inedita palpita e si progetta nella città”. (Evangeli Gaudium, 73)

Queste parole di Papa Francesco hanno dato il ritmo e il tono al corso residenziale dei sacerdoti. Temi come “il cambiamento d’epoca con le sue tappe e i suoi linguaggi”, “l’assenza sempre più preoccupante della figura dell’adulto nella società e nelle comunità cristiane”, “la fatica di essere giovani oggi”, “il necessario cambio di mentalità pastorale” sono stati proposti e approfonditi nei vari momenti di studio e laboratoriali. Ad accompagnare i presenti è stato don Armando Matteo, docente di teologia presso la Pontificia Università Urbaniana di Roma, particolarmente esperto di queste tematiche di grande attualità.

Al di là delle formulazioni ad effetto che sono risuonate con insistenza, come “transizione da una pastorale dell’imbuto ad una pastorale dell’incrocio, del riflesso e del contagio”, si è preso consapevolezza dell’urgenza di un cambio di passo e di mentalità che spinga verso quell’evangelizzazione nuova auspicata da anni dalla Chiesa.

Il territorio diocesano – è emerso nel corso degli incontri – pur conservando positivi caratteri di una religiosità tradizionale popolare molto diffusa e partecipata, risente degli influssi dell’attuale cultura contemporanea che spesso teorizza l’assenza di Dio o la sua irrilevanza, emarginando la fede e riducendola a questione privata e soggettiva, quasi espulsa dal contesto pubblico.

Tutti i sacerdoti sono ben consapevoli delle trasformazioni sociali e culturali in atto e della fatica pastorale soprattutto con i giovani, gli adulti e le famiglie; si impegnano pertanto a seguire con la massima attenzione l’evoluzione della nostra società, e a continuare a proporre il cuore del Vangelo, l’incontro con la persona di Gesù.

Il cammino intrapreso continuerà nelle prossime assemblee diocesane con il coinvolgimento dei laici impegnati nelle varie attività pastorali parrocchiali e diocesane, certi che solo con uno stile sinodale-comunionale che appartiene ad ogni comunità parrocchiale, sarà possibile essere missionari nella realtà contemporanea.