di Giuseppe Mammarella
Di San Pardo, Patrono principale di Larino e Diocesi, si hanno due biografie, una di autore anonimo del X secolo e l’altra del presbitero Radoino scritta tra il XII ed il XIII secolo. Entrambe, però, non riescono a proiettare sul personaggio una luce sufficientemente chiara per la scarsità di notizie.
Da entrambe le biografie, non è possibile conoscere con esattezza alcuni aspetti fondamentali di San Pardo come il periodo in cui visse e la cattedra episcopale dove svolse la sua azione pastorale. L’unico dato che emerge con chiarezza da una di esse, quella di Radoino, è il nome del Papa dal quale il Santo Vescovo fu accolto a Roma. Si tratta del romano San Cornelio, l’unico finora così chiamato, che governò la Chiesa dal marzo del 251 al giugno del 253, indicato per ben due volte. E’ un elemento questo molto importante per fissare l’epoca in cui operò in vita San Pardo.
Un dato interessante è offerto dal noto Storico Francesco Lanzoni che, nella sua opera sulle diocesi italiane, trattando di un Vescovo dauno di nome Pardo partecipante nell’anno 314 al Concilio di Arles, famosa città della Francia, in Provenza, sulle rive del Rodano, non esclude che il San Pardo venerato a Larino possa essere proprio quel Pardus episcopus presente all’importante assise convocata dall’Imperatore Costantino per tentare di risolvere la controversia donatista.
Considerato che di un Pardo Vescovo dei primi secoli del Cristianesimo ci è stato tramandato finora un solo documento storico, e cioè quello in cui il suo nome figura chiaramente come terzo sottoscrittore degli atti conciliari approvati ad Arles nel 314, è lecito ritenere discretamente fondata l’ipotesi del Lanzoni sul fatto che il Presule in questione ed il San Pardo Patrono di Larino e diocesi siano la stessa persona.Se così fosse, però, resterebbe da chiarire la complessa questione legata all’esplicita asserzione di Radoino sul nome del Papa San Cornelio, il cui pontificato risale ad oltre sessanta anni prima dello svolgimento dell’importante adunanza arlesiana.