Presidente: don Marcello Paradiso
IL CONSORZIO “GERMOGLI”
Premesse
- Il consorzio è costituito da Cooperative Sociali, associazioni ed enti del Terzo settore che operano sul territorio della Diocesi di Termoli-Larino e che sono nate da un processo di formazione continua che ha portato alla fiducia e al riconoscimento dei propri talenti messi a servizio della comunità attraverso azioni e attività generative. Questo cammino è l’espressione di una missione condivisa basata sul riconoscimento della bellezza generatrice di ciascuno che può diventare occasione di sviluppo per la comunità intera.
- Promosso e sostenuto dal Vescovo Gianfranco De Luca, il Consorzio si propone di intervenire sulle diverse forme di disagio sociale della nostra società e per restituire alle persone la dignità perduta, attraverso un rinnovamento nella cultura del lavoro e la promozione dello sviluppo locale, operando per contrastare le lacerazioni sociali e per rafforzare i legami solidaristici nella comunità. Lo stile cooperativo e rigenerativo nell’ambito imprenditoriale e l’attenzione ai bisogni e allo sviluppo sostenibile della comunità sono alla base del Consorzio e sono alimentati da un cammino diocesano di crescita, formazione e sviluppo, compiuto nelle comunità di questa terra, dai promotori di una nuova dimensione umanistica della società. Dalla scelta di privilegiare la centralità della persona sono discesi tutti gli altri processi di trasformazione e di modernizzazione che hanno visto protagonista la cooperazione locale, l’investimento di giovani nel proprio territorio di appartenenza, dove tradizione e modernità trovano l’equilibrio di una forza distintiva e particolarissima: essere agente di sviluppo non solo economico, ma anche della società. Il potenziale del processo di cambiamento avviato nel tessuto locale da alcune opere segno promotrici del Consorzio è alla base delle motivazioni che affermano il valore e la forza della cooperazione e della rete, sulla quale è necessario investire maggiormente.
- Il Consorzio si fonda sul concetto di organismo: a)ispirato e riferentesi alla Diocesi (promotrice e partecipe attraverso gli affidamenti); b) inserito in questo contesto socioculturale molisano; c) aperto a tutto quello che accade sul territorio all’interno di esperienze e attività di diocesi della stessa regione.
- Nel consorzio sono fondamentali 4 passaggi: 1) Sapere: la conoscenza specifica, lo studio, la conoscenza, per sapere bene quello che si vuole realizzare; implementare percorsi di tirocinio, stage, affiancamento da offrire a giovani e giovanissimi per trasferire competenza e imparare facendo. 2) Saper fare: la competenza, la capacità di tradurre in pratica il pensiero, il progetto, la teoria. 3) Far fare: far crescere gli altri, delegare, trasmettere sapere, far fiorire talenti; Curare la formazione specifica tecnica e manageriale di giovani e adulti, con particolare attenzione allo sviluppo delle capacità intrinseche e alla amplificazione del talento e individuare quelli che hanno attitudini e caratteristiche al fare impresa, e offrire loro percorsi di accompagnamento a scoprire eventualmente questa loro peculiarità. 4) Far sapere: informare internamente e esternamente, far conoscere, comunicare opportunamente; raccogliere persone di ampia e provata esperienza, sia del territorio ma anche fuori territorio, desiderosi di mettersi a servizio del progetto e delle finalità del Consorzio, e con questo costituire un nucleo di esperti che aiutano giovani e imprese a orientare, progettare, innovare, sviluppare idee imprenditoriali, migliorare quelle già in atto, fare sinergia.
CARTA DEI VALORI
La Carta dei Valori del Consorzio è uno strumento a sostegno dell’azione etica dei soci e della comunità. Essa riafferma la necessità di agire guidati dall’impegno associativo e imprenditoriale che illumina la responsabilità morale dei singoli e che assicura le basi per un comportamento etico. La Carta dei Valori consente di orientare con trasparenza e con autorevolezza il Sistema cooperativo dei soci appartenenti al Consorzio. La Carta dei Valori rende espliciti gli impegni che ispirano gli statuti sia delle singole cooperative, sia dei consorzi, sia delle associazioni, nel rispetto degli insegnamenti del pensiero sociale cristiano.
La Carta dei Valori vuole orientare, non costringere, prevenendo comportamenti non coerenti con la responsabilità morale e l’etica cooperativa e associativa.
Responsabilità morale ed etica cooperativa devono caratterizzare sempre le azioni e le decisioni dei soci, degli amministratori, dei dirigenti e dei collaboratori, sia quando operano al suo interno, sia, e tanto più, quando lo rappresentano in società e istituzioni esterne.
Per i soci e per le generazioni future, la Carta dei Valori vuole essere un costante stimolo e un supporto all’educazione ai valori e ai principi cooperativi, alla formazione etica dei soci, degli amministratori e dei collaboratori e alla valorizzazione permanente della comunità e dei suoi membri.
L’agire del Consorzio si ispira a 3 principi chiave della Dottrina Sociale della Chiesa: Mutualità interna, Cooperazione, Reciprocità, fondamentali per orientare e regolare il modo di operare e generare valore delle imprese consorziate. Valori che saranno vissuti nella libertà e nel rispetto delle specificità statutarie di ognuna delle realtà. L’adesione al Consorzio prevede l’adozione della Carta dei valori che si propone di confermare e fissare in un documento i principi di correttezza, lealtà, integrità e trasparenza dei comportamenti, dei modi di operare e della conduzione dei rapporti sia al proprio interno che nei confronti di terzi.
MUTUALITÀ INTERNA
Questo valore è il fondamento costitutivo cooperazione. Essa è strumento per raggiungere, uniti, beni che non si potrebbero ottenere individualmente. Abbiamo una prima mutualità diretta all’interno del consorzio, attraverso servizi diretti ai soci, tutela del posto di lavoro e qualità della vita lavorativa. Il Consorzio opera affinché il valore della mutualità non si tramuti in privilegio di gruppo, di cui usufruiscano in maniera esclusiva i soci del Consorzio, abbandonando il tradizionale scopo lucrativo ovvero della mera produzione e distribuzione di utili, a favore di quello mutualistico, dove comunità intere diventano economia senza smettere di essere comunità.
Il Consorzio persegue l’ulteriore finalità di ampliare i benefici mutualistici favorendo l’adesione di nuovi soci, la costituzione di nuove imprese cooperative e il benessere dell’intera popolazione, sempre più multi-culturale e multi-religiosa, attraverso la promozione e la partecipazione a progetti di aiuto prima di tutto rivolti al proprio territorio, oltre che in ambito nazionale e internazionale. Per il consorzio agire in modo solidale significa contribuire a ridurre, per la propria parte, il crescente divario dovuto a gravi disuguaglianze economiche e sociali. Espressioni particolari di questa mutualità sono:
-la solidarietà intergenerazionale, lavorando con attenzione alle generazioni future, sia in termini di ricadute indirette, che specificamente col coinvolgimento dei giovani nel trasferimento di competenze;
-la solidarietà intercooperativa, attuando forme di solidarietà sia nello sviluppo che nel consolidamento sul mercato;
Mutualità per sostenere in modo fattivo che ha più bisogno. In altre parole ‘sentirsi comunità’, dare valore all’interesse generale di cui la comunità è portatrice, anche mettendosi nei panni degli altri. Collaborazione, aiuto reciproco, impegno verso gli altri sono parole chiave per descrivere la mutualità, che produce risultati positivi non solo per chi la riceve, ma per chi la pratica.
Il consorzio si assume i costi e i benefici per un’economia più densa di umanità attraverso lo strumento della ripartizione degli utili a favore delle necessità delle imprese aderenti al Consorzio. Un modello in grado di garantire la sostenibilità economica non solo dei soci ma anche delle realtà nascenti o di quelle che si trovano in difficoltà attraverso una gestione degli utili basata sull’effetto moltiplicatore: alla fine di ogni anno una parte dell’utile delle cooperative ed enti soci autosufficienti sarà destinato al sostegno delle necessità e dei bisogni delle imprese o delle realtà consortili più svantaggiate o al finanziamento di altri progetti giovanili e sociali proprio nell’ottica dell’incubazione di semi di speranza, e gli enti del terzo settore senza scopo di lucro garantiranno attraverso le risorse umane il supporto alle attività di rigenerazione delle comunità. Nel tempo tale valore aggiunto potrà supportare le opere socio-caritative della medesima Diocesi che resta proprietaria e responsabile del patrimonio affidato in gestione.
COOPERAZIONE
Non solo lavoro in comune e lavorare insieme, ma anche lavorare nello stesso territorio con motivazione e impegno. Questo genera un sentirsi, percepirsi ‘insieme’, dove l’anima di questo insieme è il rispetto dell’altro, l’aiuto reciproco e il frutto è costruire con gli altri qualcosa di utile per le persone che abitano il nostro territorio e che genera comunità.
Cooperazione a beneficio non solo dei soci ma anche “degli altri”, in un ruolo primario di umanizzazione del mercato, e attraverso di questo della società. Cooperazione come forma d’impresa multistakeholder, perché l’obiettivo non è profitto, o solo lavoro, o solo prodotto, ma gli interessi dei vari componenti la comunità.
RECIPROCITÀ
Coltivare le forme di reciprocità positiva e combattere le forme di reciprocità negativa. La reciprocità positiva impegna a comportarsi verso gli altri come si vorrebbe gli altri si comportassero verso di noi. La reciprocità è alla base delle relazioni, che sono il modo in cui le persone si rapportano e costruiscono il presente e il futuro. Lo stesso valore della cooperazione necessita di reciprocità per poter essere sviluppato. La reciprocità è l’indicatore di come l’azione economica che stiamo mettendo in piedi vede (considera) la società su cui opera e la socialità in cui è immersa. Per la reciprocità donare è importante quanto ricevere e solo grazie allo scambio reciproco di beni materiali, spirituali e relazionali, è possibile contribuire alla costruzione di una società e di un’economia più eque.
RESPONSABILITÀ
Declinare la responsabilità individuale, collettiva e sociale. Essere responsabili significa fare fronte agli impegni presi con la propria capacità e col proprio impegno. Responsabilità come capacità di rispondere ai bisogni delle persone, responsabilità come manifestazione dell’alleanza tra le persone e per le persone, per un bene comune maggiore.
TRASPARENZA
Trasparenza interna al consorzio, favorendo la condivisione e il controllo degli altri, spiegando le scelte fatte o da fare. Trasparenza verso l’esterno, comunicando quanto è possibile e opportuno condividere per far comprendere appieno la propria azione e usando linguaggio e stile adeguati a ottenere la comprensione degli interlocutori. La trasparenza deve caratterizzare tutti i comportamenti delle persone e delle organizzazioni e rendere rintracciabile ogni azione e ogni rapporto intercooperativo; nelle relazioni la trasparenza diventa onestà nell’agire e comunicare in maniera sincera e leale, coerenza nel promettere solo ciò che si può dare e ammettere, ove necessario, i propri limiti ed errori.
LA PERSONA AL CENTRO
Essere autenticamente attenti agli altri, nel rispetto della libertà altrui e nella consapevolezza degli obblighi reciproci. Trattare ciascuno con equità, impedendo ogni sorta di discriminazioni, riconoscendo e valorizzando il merito delle persone e favorendone l’espressione, operando per lo sviluppo dei talenti e delle capacità di ciascuno, per far fiorire le persone. Rispetto della dignità di ciascuno, valorizzazione della diversità, riconoscimento reciproco quali basi di una fiducia data e ricevuta che è la base per esprime le proprie competenze umane e professionali.
COSTRUIRE COMUNITÀ
È il luogo delle passioni, della vita, della morte, delle relazioni, del dono dato e ricevuto, delle ferite, degli obblighi. Non ci scegliamo ma nella maggioranza ci troviamo uomo accanto a uomo, tra amicizie e discordie, simpatie e antipatie. È il luogo dell’interdipendenza che ci ricorda un principio fondamentale: non ci si salva da soli. È il luogo della diversità, dove è possibile operare una diversità riconciliata in funzione del bene comune, della comunità appunto, rimanendo allo stesso tempo pienamente se stessi.
Costruire comunità con il proprio operato per dare voce ai “piccoli mondi vitali” in cui ognuno è un attore sociale che ripete agli altri che non bastiamo a noi stessi, che l’autosufficienza e l’individualismo sono sirene che portano ad una vita cattiva.
COMUNIONE
È la via principale per una vita felice ed è possibile solo in una comunità (ma non tutte le comunità vivono la comunione). Riconoscere le esperienze di comunione, ad iniziare da quella del lavoro, per continuare con la famiglia e tutte le altre relazioni della nostra vita. La comunione è la vocazione della persona in ogni ambito in cui l’umano viene esercitato. Il soggetto della comunione è il “noi” e le azioni della comunione sono la comunione delle idee, dei beni, tra le persone, ecc… È necessario promuovere l’uguaglianza, la pari dignità per poter far vivere la comunione, insieme alla libertà e gratuità. È una forma di reciprocità dove tutti danno e tutti ricevono, dove ricominciare e misericordia sono le qualità personali da mettere in campo per una esperienza collettiva di comunione.
MISSION DEL CONSORZIO
La declinazione della missione rappresenta con chiarezza lo scopo, le caratteristiche distintive del Consorzio. Autonomia e co-responsabilità sono i fondamenti del patto mutualistico e solidale tra i soci, basato su fiducia, cooperazione, costruzione di comunità, cura della generatività, formazione, sviluppo dei talenti. Da questo emergono le linee di azione del Consorzio:
- promuovere la cultura del lavoro, l’occupazione, lavorando a progetti di sviluppo locale e territoriale capaci anche di dialogare col resto del mondo (o con l’economia globale), agendo anche come attivatore di reti;
- investire sui giovani del territorio di appartenenza, contrastare l’esodo, offrire occasioni di rientro in terra molisana;
- lavorare per uno sviluppo sostenibile dell’intera filiera sociale, in particolare prendendosi cura del disagio sociale, delle povertà, operando per restituire alle persone la dignità perduta;
- rimettere al centro la persona in tutti i suoi aspetti, costruire e rafforzare comunità, coinvolgere pubblico e privato nel raggiungimento degli obiettivi;
- attivare percorsi di formazione alla crescita, allo sviluppo, ad un nuovo umanesimo nella luce della Dottrina Sociale della Chiesa.
Adottando progetti fedeli alla propria missione, il Consorzio esprime compiutamente la propria identità, rafforzando così lo spirito di appartenenza dei soci. Di essi il Consorzio rispetta il principio dell’autonomia, mai separato dalle comuni responsabilità derivanti dalla scelta libera di aderire a un sistema di valori fondato sulla mutualità, la solidarietà e cooperazione. Il Consorzio rappresenta un efficace strumento per attribuire significato alla vita di lavoro e alla vita in società, creando identità e legame associativo nella libertà e nella responsabilità.
OBIETTIVI DEL CONSORZIO
Noi siamo 2036
Immaginare quello che vogliamo essere e come vogliamo essere e cosa vogliamo fare nel cinquantesimo anniversario della diocesi Termoli-Larino: un programma di ampio respiro che rende il futuro presente e ci spinge a lavorare per vederlo fiorire concretamente.
Costruire continuità, cultura e valori, identità locale e globale. Generare valore nel territorio per il territorio con lo sviluppo, l’innovazione, la diversificazione, la custodia, la cura, puntando al bene sociale e alla felicità pubblica.
Se vogliamo ottenere buoni frutti dobbiamo prenderci cura dell’albero e della terra su cui è piantato, nella logica degli usufruttuari (non dei proprietari o degli sfruttatori), che usano dei beni e della terra con l’obiettivo di lasciarla migliore di quando l’hanno ricevuta.
“Adattarsi e integrarsi in modo efficace nel mondo che sarà” racchiude il macro obiettivo del consorzio che vede nell’unione e nella comunione l’equipaggiamento idoneo per vivere il cambiamento epocale che ha colpito le nostre comunità anche nei suoi più saldi valori.
Vista la complessità della società all’interno della quale si colloca il Consorzio, gli obiettivi sono identificati in due categorie: quelli legati al territorio e quelli legati ai consorziati.
Il Consorzio interviene direttamente o tramite i consorziati al fine di:
– promuovere l’emancipazione e l’autonomia delle persone attraverso servizi di sostegno e accompagnamento, progetti e opportunità lavorative, per aiutare le persone a liberarsi dal bisogno e a reinserirsi nella comunità come soggetti attivi;
– progettare con passione e competenza interventi sociali, servizi e soluzioni innovative negli ambiti relativi ad ogni forma di emergenza, fragilità e bisogno;
– promuovere i principi e la cultura della cooperazione sociale. Il Consorzio, senza mai perdere di vista i valori fondanti della carità cristiana e le proprie radici, in linea con i dettami della dottrina sociale della Chiesa, attraverso i consorziati affronta le principali problematiche sociali e prende in carico le persone più fragili con un approccio di prossimità dove la centralità delle persone e la vicinanza al loro disagio passano attraverso il riconoscimento del valore di ogni singola relazione, la quale esige attenzione e tenerezza speciali;
– progettare interventi complessi in grado di rinsaldare e restituire alle persone l’autostima, l’emancipazione e l’autonomia su cui far leva per riacquisire le competenze necessarie a sviluppare percorsi di reinserimento sociale e lavorativo nella società, per renderli soggetti attivi;
– mettere a disposizione risorse umane competenti e motivate in grado di collaborare a fianco del Pubblico e di altre realtà del Terzo Settore per affrontare le situazioni di povertà emergenti;
– favorire il raccordo e il coordinamento di una rete di cooperative sociali operanti su territori diversi ma tra loro coese e orientate al raggiungimento di medesimi obiettivi solidali (e in tal senso il Consorzio è strumento e spazio di confronto e condivisione dove le persone lavorano e collaborano per rispondere in modo strutturato ai disagi creati dalla nostra moderna società);
– a garanzia della qualità dei propri interventi il Consorzio stimola i soci affinché applichino prioritariamente forme di collaborazione che privilegiano la continuità del rapporto tra operatore e beneficiario;
– si adopera per promuovere azioni di politica sociale innovative ispirate alla giustizia e all’equità sociale e a promuovere una cultura rispettosa dei diritti di tutti.