“La Congregazione delle Ancelle Eucaristiche nasce ad opera di Madre Maria Grazia Cicala, a Melito di Napoli nel 1934, con lo scopo di dare assistenza ai poveri e alle bambine rimaste orfane.
La prima sorse a Castellammare di Stabia (Napoli) anche per offrire alle sue figlie bisognose la possibilità di cure termali. lunghe e laboriose ricerche, volgendo nel tentativo parenti, benefattori, abc, finalmente si trovò una vecchia casa meta di Sorrento (Napoli).
Sull’incantato mare della penisola sorrentina, a soli pochi chilometri dalle terme di Castellamare, nacque una bella comunità dove affluirono suore e bambine. Madre Eucaristica dovette far debiti, che onorò sempre fino all’ultimo spicciolo. Poiché poi serviva una casa a Napoli per le orfanelle che dovevano frequentare scuole di grado superiore che non c’erano a Melito, la Madre si attivò.Le sorelle Anna e Maria Phil ottico aiutarono per acquistare un appartamento di cinque stanze a Napoli, in via Cesare Rossa rolla, zona centrale. Nel 1964 fu acquistato uno stabile ampio in via Mario Pagano, accanto all’istituto Froebeliano, e non solo le ragazze ma anche le suore potevano frequentare per conseguire il diploma magistrale. Quest’abitazione sostituì quella di via Rossaroll e nacque così lo studentato “Cuore Immacolato di Maria”. Sotto la guida di Madre Eucaristica questo studentato prosperò come luogo di studi e punto di riferimento per altre suore.
Padre Giovanni Galasso fu accanto a Madre Eucaristica per aiutarla nella delicata missione riformatrice di anime consacrate e di giovani che si preparavano alla vita. Dirà un giorno di lei: “tutta la sua vita è stata preziosa… quanto cammino, quanti sacrifici, quanto lavoro, quanto bene e quindi quanta gloria ha dato Dio… ho ammirato al suo cuore: lei era veramente la madre. Amava tutte le sue figlie, tutte le sue care assistite assumendo le loro esigenze e rispondendo con la saggezza del cuore ai loro bisogni spirituali e materiali”.
Nel 1963 la Madre aprì la cassa di Fornelli, in provincia di Isernia, allora diocesi di Monte Cassino. Nel 1973 venne aperta la casa di Conversano in provincia di Bari, un anno prima della sua morte, con opere di assistenza ai piccoli e collaborazione per l’attività pastorale della parrocchia. Poi nel settembre 1981 e Ancelle Eucaristiche andarono nel popolatissimo e problematico rione di Fuorigrotta, a Napoli, aiutando nella parrocchia di San Vitale con la scuola materna, le elementari e le opere parrocchiali. Da Fuorigrotta le Ancelle Eucaristiche voleranno addirittura verso l’Africa… Ultima fondazione, significativa dell’espressione del carisma di Madre Eucaristica, è la casa in Nocera Inferiore (Salerno), con la chiesa di San Gioacchino, vicino alla stazione ferroviaria, dove due suore Ancelle vivono l’adorazione eucaristica diurna e accolgono e povere di passaggio: ancora una volta l’Eucaristia invita all’amore tenero per il prossimo più povero, pane di Cristo abbandonato sulle strade del mondo e da accogliere con la stessa venerazione con cui accogliamo il dono del corpo del Signore.
Suor Giuseppina arrivò da Napoli in missione con un’altra suora in questa zona otto anni fa sapendo solo che una ex-missione era stata istituita da alcuni padri irlandesi nel 1939.
La storia africana del ancelle eucaristiche segna queste tappe.
Nel 1992, aiutate da Padre Obbo, per le Ancelle Eucaristiche: Suor Giuseppina Boscato, Suor Rosaria Petra e Suor Emilia Amara partirono per un’esperienza missionaria in Kenya e in Uganda. Osservarono con interesse, attenzione, commozione e ritornarono decise a voler portare il carisma di Madre Eucaristica Cicala tra i fratelli ugandesi per condividere con loro gioie, dolori, esperienze di vita in un reciproco scambio di amore. Dopo ulteriori viaggi in Uganda, in particolare nelle diocesi di Jinja, Tororo e Kampala, venne l’invito da parte dei vescovi: le Ancelle Eucaristiche accettarono di andare nella diocesi di Tororo. Così, senza troppi calcoli umani, nel 1996 le figlie di Madre Eucaristica si troveranno a Mulagi, un villaggio ai margini della foresta equatoriale ugandese in una missione che lo stesso vescovo locale definiva “impossibile”.Gli inizi sono quelli veri di ogni missione: le suore non hanno nessuna abitazione e non c’è neanche un sacerdote. Si stava in un’unica stanzetta multiuso: camera da letto, cappella, cucina, sala di lavoro… finalmente il vescovo mandò un sacerdote. Le suore si attivano subito nella costruzione di una casa, per visitare villaggi e curare i malati che vi trovavano, nella nel dar vita a gruppi di donne annunciando la Bella Notizia che Gesù ama e salva tutti. Assieme alle donne si realizzarono vari progetti, tra cui uno agricolo con la collaborazione di benefattori, di parenti di madre eucaristica, di gruppi ecclesiali di altre diocesi…”
e degli attuali amici della Onlus I Care, allora Equipe missionaria, che sin dal primo momento hanno prontamente organizzato iniziative in Italia per raccogliere fondi per far decollare la missione.(n.d.r.)
Vengono scavati pozzi per l’acqua potabile, viene costruita una scuola di economia domestica, una casa per l’accoglienza e la formazione delle ragazze, un dispensario. La presenza e l’attività delle Ancelle Eucaristiche riproduce in pieno alla vita, la spiritualità, la carità attiva della Fondatrice. La comunità cristiana si rianima, l’Eucaristia è celebrata,pregata, contemplata e fatta pane per sfamare questa gente che si ritrova a seguire Gesù senza pensare ad altro. Spesso le suore ripetono semplicemente la stessa esperienza della Madre: tutti chiedono, tutto manca eppure nessuno via senza una preghiera, una benedizione,un sorriso, un po’ di riso, una medicina. Anche qui miracoli di amore, cioè quotidiani fatti normali di vita missionaria!
Scuola Materna
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