“Al servizio e al fianco di tutti”: la Presidenza diocesana di AC incontra i presidenti parrocchiali

“Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda. Su questa barcaci siamo tutti.”

Avendo nel cuore le parole pronunciate da Papa Francesco in Piazza S.Pietro il 27 marzo, la Presidenza diocesana di AC , venerdì 26 giugno alle 17,00,  ha incontrato in presenza, nei locali della Curia, i Presidenti parrocchiali delle 19 parrocchie della Diocesi  in cui è presente l’Azione Cattolica, con l’intento di condividere quanto vissuto in questo Tempo di distanza e di attesa : le fatiche, i desideri e le intuizioni per il futuro cammino.

Anche nelle condizioni straordinarie di questi mesi , l’AC, ha messo a frutto la ricchezza del cammino associativo. L’ascolto, la partecipazione all’eucaristia con Papa Francesco a S. Marta, la preghiera, le riflessioni del nostro vescovo , l’iniziativa dell’AC Diocesana   “CONNESSI CON LA PAROLA”  che ha accompagnato  il Tempo di Pasqua,  il rosario recitato insieme a distanza con il vescovo e le famiglie della nostra Diocesi  che hanno virtualmente aperto le porte  della loro casa, hanno arricchito la nostra vita spirituale, facendoci nel contempo sentire l’urgenza di condividere il dolore dell’umanità e le necessità dei fratelli con gesti semplici e concreti: abbiamo  contribuito ai bisogni del nostro territorio come singole parrocchie e l’AC diocesana ha dato un segno concreto di partecipazione e solidarietà  sostenendo la Caritas Diocesana e rivolgendo l’attenzione alle necessità dell’ASREM  territoriale  con la donazione di alcuni  dispositivi di protezione per gli operatori sanitari.

La Presidenza Diocesana  si è messa in ascolto delle associazioni parrocchiali, ciascuna con la sua storia e il suo vissuto, raccogliendo spunti importanti:

  • nel silenzio, nell’accoglienza e nella solidarietà ci si è stretti alle famiglie, riscoprendo nelle proprie case la possibilità di celebrare le festività in un modo nuovo, più intimo e coinvolgente.
  • L’associazione ha sensibilizzato la comunità alla solidarietà verso chi è in difficoltà, con la raccolta di generi di prima necessità e mettendo al centro la cura delle relazioni attraverso gesti di vicinanza . Molte associazioni parrocchiali si sono adoperate per  mantenere vive le tradizioni legate alle feste patronali e alle varie solennità ; con creatività hanno trovato modalità adeguate  per non far venir meno, nelle proprie comunità, la consolazione che poteva giungere  dalle tante manifestazioni di religiosità popolare di cui la nostra Diocesi è ricca.
  • Inoltre molti soci adulti e adultissimi hanno scoperto nuove forme di comunicazione attraverso le chat e la possibilità di effettuare incontri virtuali sulle piattaforme web.
  • Si è   sentita, in maniera forte, la vicinanza e l’accompagnamento dei propri sacerdoti assistenti .

Nessuno ha nascosto il diffuso senso di precarietà che non ancora permette di volgere lo sguardo al futuro con serenità, ma in tutti è presente il desiderio di ritrovarsi, di riprendere quei contatti interpersonali così importanti nei gruppi di catechesi.

Siamo nel pieno dei mesi estivi e lo scatto in avanti che ci è richiesto è quello di considerare il periodo di emergenza non come quello delle rinunce, ma  come il tempo in cui poter dare di piùriscoprendo  il senso e le ragioni profonde che hanno mosso le attività estive negli anni. Nella straordinarietà di questi mesi, è necessario chiederci di cosa c’è bisogno, partendo dai piccoli e allargando lo sguardo anche  a giovanissimi, giovani e adulti.  La riflessione  sulle esperienze estive non può non investire la ricerca di modalità diverse che garantiscano la sicurezza e la serenità delle famiglie. Per questo l’AC Diocesana si pone  accanto alle  parrocchie che intendono sperimentare momenti di incontro  locali con piccoli gruppi  .

Anche a livello regionale e nazionale l’ACI sta riflettendo e rivedendo i cammini programmati; una cosa è certa: NON SIAMO SOLI e dobbiamo percepire veramente la ricchezza del sentirci fratelli in Cristo per affrontare con forza e coraggio il futuro e le sue tante sfide.

Con fiducia filiale nei nostri Pastori, ci affidiamo con loro alla Speranza che mai delude per vivere pienamente la nostra missione di discepoli-missionari al servizio e al fianco di tutti.