Trent’anni da sacerdote per don Mario Colavita: celebrato anniversario di ordinazione a Petacciato

Il 28 ottobre 2025, festa dei Santi Apostoli Simone e Giuda, don Mario Colavita ha ricordato con una solenne celebrazione eucaristica i trent’anni dell’ordinazione presbiterale.

La santa messa è stata celebrata nella sua attuale parrocchia, quella di San Rocco a Petacciato, alla presenza del vescovo, mons. Claudio Palumbo, dei sacerdoti diocesani, delle autorità e di tanti fedeli giunti anche dai centri dove don Mario ha svolto il suo ministero.

Era il 1995 quando mons. Domenico D’Ambrosio lo ordinava in Cattedrale a Termoli; da allora tanto tempo è passato e diverse sono state le esperienze vissute rinnovando quel “sì” pronunciato con fede, amore e fiducia a Cristo e alla Chiesa.

“Il sacerdote è un uomo che unisce e non divide” ha affermato don Mario, commosso nel ripercorrere volti, incontri, momenti di gioia e di fatica, la bellezza di vivere in una parrocchia che diventa famiglia in cui spendersi, donarsi in ogni situazione.

Il servizio alla chiesa del Crocifisso a Termoli, parroco a Morrone del Sannio, a Ripabottoni, a Colletorto, l’anno in Terra Santa, quindi Petacciato da otto anni. Un legame con Cristo, con la Chiesa, con ogni fratello e ogni sorella accolto e vissuto in una dimensione di prossimità, ascolto e vicinanza.

“È fragile il vaso, ma è prezioso il tesoro – ha affermato mons. Palumbo in una profonda omelia – pellegrino di speranza, hai vissuto i tuoi trent’anni di ordinazione sacerdotale, da uomo umile, credente, che annuncia il Vangelo e dispensa i sacramenti di salvezza, sforzandoti di essere non solo attento al vaso, il contenitore, ma soprattutto al contenuto, il tesoro e perciò, questa sera, abbonda l’inno di ringraziamento, per la gloria di Dio”.

A don Mario sono arrivati, tra gli altri, i messaggi di auguri da parte del cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana e del cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini.

Don Mario ha un legame speciale con la Terra Santa, numerose sono state le iniziative di solidarietà per i luoghi santi, non in ultimo il volume dedicato alla Santa Croce il cui ricavato sarà destinato alla parrocchia della santa famiglia di Gaza, così come le offerte raccolte durante la santa messa.

“Un tratto di strada ricco di volti incontrati, di storie ascoltate e custodite di doni ricevuti al sostegno del tuo cammino – si legge nel messaggio del Consiglio pastorale parrocchiale, letto da Fiorella Franceschini – è un’occasione per ricordarci di dire grazie sempre al Signore, non solo in occasione degli anniversari. È un dovere che dobbiamo sentire sempre perché, se seguiamo Lui, è perché qualcuno ce lo annuncia e ce lo testimonia”.

Per don Mario un cammino che continua, come ha ribadito anche il sindaco, Antonio Di Pardo, all’insegna del dialogo e della collaborazione con la comunità.

La commozione del sacerdote racchiude un motivo di ringraziamento a tutti: la sua famiglia di origine, la diocesi, le parrocchie, a quanti hanno voluto condividere, vicini e lontani, un momento così bello nella luce di Dio, eterno sacerdote.

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