La devozione è molto forte e si rinnova nel tempo con gesti d’amore, preghiera e partecipazione. Il 19 maggio 2025 la comunità di Morrone del Sannio ha celebrato solennemente la memoria del Beato Roberto da Salle. La festa ricade nel giorno in cui ricorre la morte di San Celestino V, il papa del “gran rifiuto” del quale Roberto (Salle, 1273 – Morrone del Sannio, 1341) fu il discepolo prediletto e che il giovane monaco riuscì a “vedere” a distanza nel giorno in cui lo stesso rese l’anima a Dio, comunicandolo in anticipo ai suoi confratelli.
Una vita di preghiera, penitenza, sacrificio, amore per ogni fratello e sorella, offerta al Signore Gesù Cristo con una profonda bontà d’animo. Questa la testimonianza del Beato Roberto, che a Morrone e a Salle (in provincia di Pescara) tutti lo riconoscono come Santo, a ragione dei tanti miracoli a lui attribuiti. Proprio a Morrone guarì una bimba di nome Maria celebrando per lei una santa Messa alla fine della quale riacquistò l’uso delle gambe atrofizzate e sono diverse le guarigioni avvenute nel tempo in un contesto di grande commozione. Roberto fondò anche diversi monasteri in terra d’Abruzzo, visitabili ancora oggi: in sostanza, fu un autentico testimone della cristianità. Proprio a Morrone è presente una chiesa a lui dedicata e ci sono i resti del monastero in cui ha vissuto gli ultimi dieci anni della sua vita.
Il programma della giornata ha previsto la solenne celebrazione eucaristica nella chiesa dedicata al Beato Roberto presieduta dal nuovo vescovo di Termoli-Larino, S.E. mons. Claudio Palumbo e concelebrata con mons. Gabriele Tamilia e il padre pallottino Johnson Antony. Presente, come sempre, una delegazione di Salle a conferma del rapporto di gemellaggio e condivisione esistente tra il centro molisano e quello abruzzese con i sindaci Stefania Pedrazzi e Davide Norante. Un percorso ideale di devozione e sequela del Beato Roberto, ordinato sacerdote a soli 25 anni nonostante la regola celestiniana imponesse il sacerdozio dopo solo i 31 anni. Un insegnamento attualissimo, quello di “Santuccio”, fondato sui valori del Vangelo: amare il prossimo come se stesso, rispettarlo, accompagnare ciascuno lungo il cammino, perdonare anche quando questo sembra impossibile, compiere gesti di carità in ogni dove.
Mons. Tamilia ha ringraziato il vescovo Claudio per la partecipazione a nome di tutta la comunità di Morrone del Sannio, un grazie alla delegazione di Salle e a tutti coloro che hanno reso possibile la riuscita della festa. Beato Roberto, prega per noi…