Una “supplica” (senza data, ma di certo legata al periodo precedente alla stipula del Concordato del 1818) presentata al Re dal Sindaco e dal Decurionato di MONTENERO DI BISACCIA che, in buona parte, recita testualmente:
“Sire, la sorte della Diocesi di Termoli è già decisa: il Gregge in essa finora racchiuso dovrà passare in altro ovile. La fama che corre, ne ha recato l’avviso alla Comune di Montenero. Non [possono] star neghittosi in una faccenda di sommo rilievo il Sindaco, ed i Decurioni di essa Comune. I sentimenti sinceri di lor fedeltà ed attaccamento al Regio Soglio fanno lor animo a supplicar di una grazie la Maestà Sua. Dovrà sciogliersi dunque la Diocesi di Termoli? Si aggreghi Montenero a quella di Larino: è questa la grazie che si desidera. Tutti i riguardi violentano i Supplicanti alla scelta suddetta: il riflesso di un luogo centrale [Larino] di moltissime Comuni, la distanza di poche miglia, l’antichità di quella Cattedrale, un Seminario rispettabile. Condiscenda dunque alle loro calde preghiere la Maestà Sua, e conceda loro la grazia che chiedono e l’avranno…”.
Sul riordino delle diocesi ottenuto a seguito del noto Concordato borbonico del 1818 si veda il mio Saggio “Larino e Termoli nella revisione territoriale delle diocesi di Molise e Capitanata tra il XVIII e XIX secolo” in ‘Almanacco del Molise 1991’, vol. I, pp. 257-280.
Giuseppe Mammarella
Direttore dell’Archivio Storico Diocesano

Istanza avanzata dal Comune di Montenero di Bisaccia