Maggio religioso larinese: il programma di tutte le iniziative

Messaggio del Parroco della Concattedrale di Larino in occasione della Solennità di San Pardo e programma della Festa

«Mi conosco talmente bene da sapere

che ogni indugio è la premessa di un nuovo riscatto»

(Alda Merini)

 

A volte nella vita si è costretti a vivere delle vere e proprie battute di arresto: gli imprevisti molto spesso sono dietro l’angolo e richiedono una grande pazienza nel rivedere programmi e priorità. Ciò accade nella vita dei singoli, ma anche in quella delle nostre famiglie e comunità.

Quando capita di vivere momenti così, si può reagire in due modi: o ci si lascia sopraffare passivamente dall’imprevisto, sperando che passi al più presto, o si fa dell’imprevisto stesso una possibilità!

Senza andare troppo indietro nel tempo, basti pensare a quella grande battuta d’arresto che come famiglia umana, in tutto il mondo, siamo stati costretti a vivere con la recente pandemia che, di fatto, ci ha tenuto sotto scacco per ben due anni, paralizzando quasi totalmente ogni nostra attività. Come abbiamo reagito davanti a questo imprevisto? Ci siamo lasciati sopraffare, sperando che passasse al più presto, oppure anche di questa circostanza abbiamo fatto un’occasione per ricominciare con più slancio di prima?

Se guardo alla nostra Larino, mi sembra che ad essa si possano ben applicare i versi, scritti dalla poetessa Alda Merini, che ho messo in apertura di questo mio breve testo di saluto: «ogni indugio è la premessa di un nuovo riscatto».

Dopo lo stop forzato di due anni, il Maggio Larinese dello scorso anno è finalmente riesploso in tutta la sua bellezza, come segno eloquente proprio di questo “nuovo riscatto” che, come singoli e come comunità, siamo sempre chiamati a vivere. E c’è da immaginare che, venute meno anche le ultime restrizioni che ancora lo scorso anno ci ha tenuti col fiato sospeso, quest’anno si possa fare altrettanto e meglio!

Di tutto questo sento il dovere di ringraziare prima di tutto il buon Dio che ci ha permesso di tornare serenamente a questa normalità e che in San Pardo ci offre sempre un segno della sua concreta vicinanza. E poi ciascuno di voi, ogni singolo larinese, che ha creduto in questa ripresa e ci ha messo del suo in prima persona per la realizzazione concreta di questo “nuovo riscatto”: dalla Pia Associazione dei Carrieri al Comitato Feste, dall’Amministrazione Comunale alle tante Associazioni della nostra città, dai molti larinesi sparsi nel mondo a ogni singolo devoto del nostro Santo Patrono.

Il mio augurio e la mia preghiera è che a questo “riscatto” esteriore corrisponda sempre più anche un “riscatto” del cuore: è nel cuore di ciascuno di noi, infatti, che San Pardo è presente non solo in questi splendidi giorni di maggio, ma tutto l’anno. Da questa “nicchia” speciale, che è il cuore di ogni suo devoto, egli anche quest’anno ci ripete che la vera devozione dei santi passa necessariamente per la loro imitazione: ossia, nel ripetere nel nostro quotidiano le loro parole e i loro gesti carichi di Vangelo, carichi di amore concreto. È solo il Vangelo vissuto, infatti, che ci dona quel «serto di gloria che nel cader dei secoli immoto resterà» nel quale oggi contempliamo San Pardo. Alla sua scuola possiamo reimparare questa grande verità: mentre tutto lungo i secoli passa, solo l’amore vero resta! Che San Pardo ci ottenga questa grazia!

Buona festa, buon Maggio Larinese a tutti!

don Claudio Cianfaglioni

Parroco della Basilica Concattedrale San Pardo