La pace è un dono e un impegno: si rinnova la festa a Palata

L’Azione Cattolica dei Ragazzi (A.C.R.) dedica il mese di gennaio al mese della pace e ricorda a tutti, che la pace è un dono e un impegno. Sollecitati dal messaggio del Santo Padre, siamo chiamati a vivere nella pace, per essere missionari sulla via della nostra storia e diventare operatori di pace.

Domenica 29 gennaio anche i gruppi dell’ACR della parrocchia di Santa Maria la Nova di Palata, si sono sentiti di adoperarsi per la pace e hanno detto sì alla chiamata; ritrovandosi alle 09:45 al centro sociale Sacro Cuore, dove insieme al parroco don Elio Benedetto , alle catechiste e ai genitori  hanno pregato e cantato per la pace.

Arrivata l’ora della partenza della marcia, c’è stato un po’ di esitazione se partire o meno perché piovigginava ed faceva molto freddo, ma i ragazzi e le ragazze con il loro entusiasmo e coraggio hanno detto: la pace è troppo importante , non possiamo rinunciare alla marcia, così genitori, catechiste, ragazzi e ragazze con le bandierine e la bandiera della pace, nonostante la pioggia e il freddo pungente a gran voce per le strade del paese hanno osannato: SI alla pace e NO alla guerra.

Arrivati nella chiesa madre tutti i gruppi hanno fatto il loro ingresso con le bandierine e i cartelloni, tutta l’atmosfera era piena dei colori dell’arcobaleno che sono anche i colori della pace.

Tutta la S.Messa: canti ,omelia e preghiera dei fedeli è stata incentrata sulla pace. All’omelia il parroco don Elio ha ricordato le parole di Papa Francesco:” Tutti desideriamo la pace, ma spesso quello che noi vogliamo non è proprio la pace, è stare in pace, essere lasciati in pace, non avere problemi ma tranquillità. Gesù, invece, non chiama beati i tranquilli, quelli che stanno in pace, ma quelli che fanno la pace e lottano per fare la pace, i costruttori, gli operatori di pace. Infatti, la pace va costruita e come ogni costruzione richiede impegno, collaborazione, pazienza.” Concludendo con un invito a riflettere:” guardiamoci dentro e chiediamoci: siamo costruttori di pace? Lì dove viviamo, studiamo e lavoriamo, portiamo tensione, parole che feriscono, chiacchiere che avvelenano, polemiche che dividono? Oppure apriamo la via della pace: perdoniamo chi ci ha offeso, ci prendiamo cura di chi si trova ai margini, risaniamo qualche ingiustizia aiutando chi ha di meno? Questo si chiama costruire la pace.”

All’offertorio sono stati portati all’altare alcuni segni dell’iniziativa annuale dell’A.C.R.: “ragazzi che squadra”. Perché lo sport è un alleato della pace unisce le persone e le comunità. Insegna: disciplina, fiducia, tolleranza, ed aiuta a sviluppare se stessi nelle proprie unicità.

Tra i cartelloni c’era anche lo slogan dell’iniziativa annuale sulla pace dell’ACR: allenati alla pace, perché la pace, come ricorda Papa Francesco, non può essere costruita da soli, ma necessità degli sforzi di tutti, per realizzarla. Anche il presidente nazionale dell’Azione Cattolica Italiana (Giuseppe Notarstefano) con il Consiglio Nazionale ribadiscono di : non abituarsi mai alla guerra ma ad invocare inspiegabilmente la pace , la giustizia , la verità e la libertà.

 

Bontempo Nicoletta, Presidente Parrocchiale di Azione Cattolica