Messa crismale, un invito a entrare sempre più come popolo di Dio nel cammino sinodale della Chiesa

Mercoledì 13 aprile, nella chiesa di San Francesco di Assisi a Termoli, il Vescovo, mons. Gianfranco De Luca, ha presieduto la concelebrazione eucaristica con il rito della consacrazione del Sacro crisma e la benedizione degli oli per i catecumeni e per gli infermi.
Quest’anno la messa crismale ha assunto un significato particolare per il fatto che come Popolo di Dio siamo stati invitati a entrare sempre meglio nel processo sinodale che caratterizza la vita della Chiesa, che identifichiamo anche con la parola Sinodo. Tutti i suoi membri: laici, sposi, consacrati e consacrate, ministri ordinati sono così invitati a prendere coscienza del proprio essere sacerdoti (Rm 12, 1) « Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, ad offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio : è questo il vostro culto spirituale».
“Questa consapevolezza di essere popolo sacerdotale – ha osservato mons. De Luca – ci fa comprendere il dono del sacerdozio ministeriale; i presbiteri sono quelli che con il loro servizio ministeriale fanno sì che ogni cristiano possa vivere la vocazione sacerdotale battesimale, possa veramente offrire sacrifici spirituali in tutta la giornata, nella propria specifica vocazione laicale o nella consacrazione».
Al termine della messa crismale c’è stato il gesto della Consegna alle singole comunità della sintesi del cammino sinodale compiuto fino a oggi e la consegna della lettera del Vescovo contenente una riflessione sul cammino fatto fin qui e l’impegno per il prosieguo del cammino.
Un augurio condiviso, dunque, per vivere in un tempo di fatica e sofferenza ma anche di speranza e affidamento una profonda Settimana Santa ravvivando e riscoprendo la bellezza del dono di Dio che è in noi.

OMELIA DEL VESCOVO GIANFRANCO DE LUCA:

Fase diocesana del Sinodo, concluso il primo momento di ascolto: scarica il documento di sintesi e la lettera pastorale del vescovo Gianfranco

Foto a cura di Nicola Mastrogiuseppe