Ururi, fra’ Gabriele Violante celebra il 25esimo anniversario della professione religiosa tra i Padri Passionisti

Il 15 settembre 2025, festa della Beata Maria Vergine Addolorata, fra’ Gabriele Violante di Gesù Eucaristico ha celebrato il venticinquesimo anniversario della professione religiosa tra i Padri Passionisti. Un momento di lode e rendimento di grazie a Dio per il dono della vocazione e per una esistenza di fede, annuncio, preghiera e servizio accolta e vissuta sotto lo sguardo amorevole e misericordioso del Signore Gesù Cristo.

La solenne celebrazione di ringraziamento si è svolta sabato 20 settembre a Ururi, nella chiesa di Santa Maria delle Grazie, dove fra’ Gabriele è impegnato da diversi anni nell’aiuto alla parrocchia e in diverse attività aggregative.

La messa, alla presenza di diversi confratelli passionisti, del parroco don Michele, dei familiari, delle autorità, della comunità ururese e di tanti amici, è stata presieduta da padre Gianluca, il quale pronunciò la professione solenne venticinque anni fa proprio insieme a fra’ Gabriele.

Il religioso ha rinnovato in primis il voto della Passione, che caratterizza i Passionisti nella Chiesa, insieme ai voti di povertà, castità e obbedienza.

Un cammino fatto di grazia e limiti in cui “la grazia supera sempre” ogni difficoltà ha detto padre Gianluca ricordando la loro consacrazione nel mistero della passione del Signore, in una croce che ci fonda e ci salva. “Ponilo come sigillo – ha aggiunto – e vivi profondamente il suo significato, il sigillo di una storia dell’amore di Dio donato all’uomo”.

Appartenenza alla passione del Signore, l’Annuncio della Parola di Dio, la sequela nel servizio verso ogni fratello e sorella. In queste dimensioni fra’ Gabriele ha vissuto e svolto tante attività in varie parti d’Italia. Ha incontrato, ha annunciato, ha ascoltato, ha accompagnato, ha pregato, ha ringraziato Dio affidando ciascuno tra le sue braccia piene di amore incondizionato.

Tanta emozione nei suoi occhi, quel crocifisso stretto tra le mani, l’abito nero dei passionisti e il loro simbolo, il volto di San Gabriele dell’Addolorata impresso nel cuore, quel santo giovane così amato e venerato ovunque, un esempio per tutti in un mondo lacerato da conflitti e divisioni ma assetato di pace.

Le sue lacrime di commozione sono frutto di tante esperienze, di gioie e di difficoltà, di fatica, di ripartenze, di consapevolezza di essere un figlio amato, di essere parte di una famiglia naturale e di una famiglia religiosa, di vivere nella comunità e per la comunità, di continuare il cammino con fiducia custodendo nell’eucarestia il dono che Dio gli ha fatto e ha donato a ciascuno di noi.

Auguri fra’ Gabriele, grazie per la tua presenza, uniti con fedeltà nella preghiera e nella misericordia di Dio nostro Padre.

condividi su