Venti anni dopo a San Giuliano di Puglia, la fiaccolata illumina i luoghi del ricordo nella vita che continua

La luce delle fiaccole continua a illuminare i luoghi del ricordo. Un passaggio di testimone, da chi è sempre presente e resta nel cuore di tutti, ai bambini che oggi sarebbero – anzi, sono – un nipote, parte di una grande famiglia che dona immenso amore.

Un abbraccio ideale per accompagnare venti anni, un tempo così lontano e così vicino, l’essere parte di una storia che inizia alle 11.32 del 31 ottobre 2002 e ha cambiato per sempre un territorio ancora ferito. Una terra e persone di grande dignità che, tuttavia, non vogliono perdere la speranza e continuano a vivere con i volti dei bambini e della maestra impressi nell’anima.

In tanti, tra cui molte giovani famiglie, hanno partecipato alla fiaccolata della memoria organizzata dal Comitato vittime della scuola elementare nella serata di lunedì 31 ottobre. Familiari, amici rimasti sempre accanto, soccorritori, le nuove generazioni. Un atmosfera di silenzio, rispetto, preghiera sotto il cielo stellato e la dolcezza della luna crescente. Momenti significativi e gesti di amore: i palloncini a forma di fiore per ricordare i ventisette alunni e Carmela, lasciati volare verso il cielo all’ingresso del parco della memoria dove il pilastro ancora in piedi della scuola lascia il segno del tempo. Poi il corteo di fiaccole si è snodato verso la nuova piazza del paese ricostruito, sostando in diverse stazioni in cui i genitori hanno letto dei passi del Vangelo e pregato insieme. Davanti al palazzetto dello sport, che all’epoca accolse i corpi delle vittime, ancora un momento di raccoglimento prima di far volare un grande rosario formato di palloncini come simbolo di una preghiera che raggiunge il Cielo nell’affidamento a Dio di quanto di più caro si custodisce nel cuore.

L’ultima stazione è stata guidata dal parroco don Pietro prima di raggiungere il cimitero e rinnovare i gesti di un saluto, di un bacio, di un dono di amore e tenerezza.

Nel pomeriggio è stata celebrata una messa in suffragio di tutte le trenta vittime per poi apire la veglia di preghiera con l’esposizione del Santissimo Sacramento fino a tarda sera e, nella mattinata del primo novembre, celebrare la messa di Ognissanti.

Oggi, nella vita che continua e in una memoria sempre viva, la comunità di San Giuliano di Puglia costruisce il suo futuro e il mondo, che ha ricordato con commozione e consapevolezza questo evento così tragico, può provare anche da qui a costruire un futuro di sicurezza nelle scuole, di relazioni e di pace per l’umanità.