San Pietro Apostolo

San Pietro Apostolo
Parrocchia
0875604914
San Martino in Pensilis
Molise
Italia

Sac. don Nicola Mattia (Parrocco)
        Tel. 0875/604914

ORARI DELLE MESSE : Feriale 18.00  (Estivo : 19.00) –  Festivo: 09.00  –  11.00  –  18.00   (Estivo : 19.00)

Chiesa San Pietro Apostolo
Poichè il più antico edificio di culto, era inadatto alle sacre funzioni, per volere del protettore del paese, Monsignor Tria, si provvide al restauro della chiesetta di San Pietro Apostolo, terminando i lavori nel 1728, in occasione della traslazione del corpo di San Leo: la facciata pericolante, fu allungata nella piazza antistante, fu costruita la facciata attuale e fu elevato il soffitto. L’imponente facciata in pietra ed in cotto è tripartita da slanciate lesene mistilinee ed è divisa in due piani mediante una movimentata trabeazione che crea buoni effetti plastici; il coronamento superiore è mistilineo. In corrispondenza del portale vi è una grande scalinata; nel piano superiore della facciata si aprono una ricca finestra e due nicchie laterali. Sul lato sinistro si alza l’elegante torre campanaria, formata da quattro ordini, con arco nel piano terra, orologio nel primo, cella campanaria nel secondo e copertura cuspidata per il tetto. L’interno, ad una navata, è ricco di ornati di stucco: pregevole è l’altare maggiore dedicato a S. Pietro Apostolo, dove, sotto la mensa, in una cassa di ebano con cristalli, sono conservate le spoglie del Patrono S. Leo. Nella zona presbiteriale si trovano il coro ligneo del 1750 circa e la cantoria datata 1771. Sulla controfacciata è presente un dipinto a olio su tela raffigurante San Nicola di Myra databile 1740-1760 e presso l’ingresso un fonte battesimale datato 1575-1649 oltre ad una coppia di acquasantiere pensili della prima metà del sec. XVIII. Allo stesso secolo sono riconducibili la statua lignea di S. Nicola di Myra, il busto di S. Martino di Tours (restaurato nel 1983), il manichino della Madonna con Bambino, la statua dell’Immacolata. Diversi gli oggetti ecclesiastici( pissidi, calici, turiboli etc.) nonchè i paramenti ecclesiastici dei secc. XVIII e XIX custoditi nella sacrestia; da segnalare un crocifisso probabilmente della fine del sec. XVI, in legno intagliato dipinto custodito nell’ufficio del parroco.