San Giuliano martire, la festa della comunità per vivere la fede nella semplicità delle piccole cose

Con fede, profonda devozione e senso di appartenenza al paese, la comunità di San Giuliano di Puglia ha rinnovato la festa patronale in onore di San Giuliano Martire.

Numerosi i sangiulianesi di ogni età, rientrati anche da fuori regione, che hanno preso parte ai vari momenti della festa che comprende anche le celebrazioni dedicate a Sant’Elena Imperatrice (lunedì 22 maggio).
Quest’anno la festa patronale si è svolta nella domenica dell’Ascensione del Signore. Un momento particolare per invitare tutta la comunità a rinnovare una fede attiva partendo dalle piccole cose, dai gesti di ogni giorno. “Siamo chiamati a portare il nostro amore nel mondo anche se questo mondo è il piccolo mondo in cui viviamo, riconoscenti dell’amore ricevuto da Dio nella nostra vita e in ogni persona che incontriamo”.

Così don Pietro Cannella ha evidenziato nell’omelia parlando di una vita “eucaristica”, ossia di ringraziamento in cui rispondiamo all’amore di Dio dando valore a ogni attimo del nostro tempo.

In questo percorso, ha aggiunto il parroco “Gesù non ci lascia soli, ma si pone alla destra di Dio Padre per dare spazio a noi accompagnandoci sempre (fino alla fine del mondo, come dice il Vangelo di oggi) ricordandoci così che chi ha fede, nonostante le difficoltà della vita, non può avere paura”. Non a caso San Giuliano, soldato romano, non ha avuto paura del mondo che lo ha condannato a morte perché cristiano, ma, ha avuto fiducia in Dio fino alla fine in quanto testimone del suo amore. Un’esistenza donata che non si è soffermata sulle falsità, banalità e ricchezze del mondo, ma fondata interamente sull’amore.

Da qui un invito all’intercessione di San Giuliano per questo giorno di festa affinchè “possa aprire gli occhi per vivere la vita come un dono, non un possesso o la continua ricerca di avere”. E, al contempo, a essere “testimoni di perdono e di misericordia” come Gesù apre le braccia ai suoi persecutori e vuole che ci amiamo gli uni gli altri come fratelli e sorelle e, se non riusciamo a farlo, ci dona lo Spirito Santo per aiutarci in questo cammino di rinascita”.
Alla santa messa, animata dal coro parrocchiale diretto da suor Lydia Macharia delle suore di Maria Immacolata di Nyeri (Kenya) presenti da diversi anni in parrocchia, è seguita la processione lungo le vie del paese alla presenza delle autorità civili e militari. Ad aprire il corteo c’erano Ennio ed Erica, i due bambini di prima comunione.

Significativa la sosta accanto al parco della memoria, un gesto di amore e preghiera per ricordare le vittime del crollo della scuola “Jovine” e continuare, insieme, a vivere un percorso di speranza riprendendo il cammino in un giorno di festa e condivisione.
Lunedì 22 maggio, solennità di Sant’Elena Imperatrice, alle 9 santa messa nella chiesa parrocchiale. Al termine della funzione la statua sarà riportata nell’antica chiesa, immersa in un’area verde, a ridosso di Santa Croce di Magliano. Sante messe alle 11 e alle 16.
Il programma ricreativo, a cura dell’associazione “Vivere a colori” ha previsto il concerto della storica band de ‘I cugini di campagna’ (anche in caso di pioggia) e, lunedì sera quello dell’orchestra di ‘Sonia Galante’ con il meglio della musica italiana.

La parrocchia, l’amministrazione comunale e l’associazione “Vivere a colori” ringraziano tutti coloro che hanno preso parte ai festeggiamenti. “Viva San Giuliano martire, viva Sant’Elena Imperatrice”.