San Martino in Pensilis, preghiera a San Leo in tempo di pandemia

Preghiera a S. Leo 23 aprile 2021
O nostro amato protettore, San Leo, noi cantiamo il tuo “incanto angelico” e lodiamo Colui che te lo ha donato, il Signore dell’Universo che nel suo Figlio Crocifisso e Risorto ha sedotto il tuo cuore.
O nostro amato protettore San Leo, tu lo sai, nei nostri cuori e nei nostri occhi, tu ci sei sempre ma in questi giorni, che sono tuoi, che sono nostri, sei in modo tutto particolare con noi.
Nessuna prova, nessuna pandemia ha il potere di togliere il tuo ricordo dalla nostra mente.
Nessun virus è così forte da strapparti dal nostro amore e, ne siamo certi, il tuo amore per noi è una roccia sulla quale possiamo poggiarci sicuri che non saremo travolti da questo uragano!
La nostra comunità di San Martino in Pensilis sta pagando un prezzo altissimo a questa pandemia:
Tante sorelle e fratelli hanno lasciato questo mondo nei primi mesi di questo 2021 vittime del virus ma, lo sappiamo, alle porte del paradiso hanno trovato te e il tuo abbraccio paterno.
Hanno trovato te, il tuo sorriso confortante che li ha accompagnati fino al trono dell’Altissimo.
Sono al sicuro tra le braccia di Dio e noi non li dimenticheremo.
La nostra comunità sta pagando un prezzo altissimo che si manifesta nel continuo aumento delle famiglie indigenti che chiedono alle nostre mani di aprirsi alla carità e alla nostra intelligenza di trovare strade per rispondere ai bisogni di ognuno senza cadere nell’assistenzialismo.
La nostra comunità sta pagando un prezzo altissimo assistendo al disorientamento delle nuove generazioni! Aiutaci, o Leo, a guardare negli occhi i nostri figli e a dare loro speranza!
La nostra comunità sta pagando un prezzo altissimo che si manifesta nel rischio di rinchiuderci nell’egoistica falsa certezza di sicurezze che non solo tali dimenticando, come ci ricorda continuamente il papa che, “Nessuno si salva da solo”.
La nostra comunità sta pagando un prezzo altissimo vedendosi depauperata degli eventi e delle circostanze che ci donano il volto di popolo: Senza i cavalli di San Biagio, senza gli altari di San Giuseppe, senza la Corsa dei carri vediamo la nostra identità più fragile!
Non ci lasciare in balia di questa pandemia che mina alla base le nostre speranze!
La tua mano, che posi sul cuore, per dire al Signore quanto lo ami, oggi stringa ognuno di noi.
Se sentiamo il calore del tuo cuore, se sentiamo il palpito del tuo cuore, troveremo speranza, troveremo la forze di rialzarci anche questa volta come è già accaduto a questa comunità, molte volte lungo i secoli!
La tua mano che indica al Risorto il tuo popolo si posi su ogni donna su ogni uomo di questa comunità di San Martino in Pensilis, ovunque si trovi, e accompagni ognuno verso il prossimo certi che questa è la strada.
I tuoi occhi, che cantiamo “chiari come il fiordaliso”, si posino un attimo su questa comunità e ne rischiarino l’orizzonte, ne abbiamo bisogno.
“A primavera c rnnov u munn” e sia questa primavera, nella quale ancora una volta ti celebriamo, o Leo, in una forma che non ci accontenta, la primavera della ripartenza: la preghiera, la fiducia nella scienza, il desiderio di essere comunità siano, con il tuo aiuto, l’occasione e il modo attraverso il quale, il nostro Signore e Dio, per la tua intercessione, “fa mnì nzalvament a tutt quant”.
Se tu ci aiuti, come hai fatto con i tuoi monaci anche non impareremo, come recita la regola di San Benedetto, a “non anteporre nulla all’amore di Cristo”; impareremo ad approfittare di questa pandemia per la costruzione di una nuova civiltà.
Se tu ci guardi, sapremo fare tesoro di questa circostanza, non subiremo la pandemia come una inesorabile fatalità ma con l’” Ora et labora” che ha scandito il ritmo dei tuoi giorni, anche noi riusciremo a trarre profitto e fare di questo tempo un’opportunità.
O nostro amato protettore, San Leo, non ci abbandonare, prega per noi e con il tuo aiuto ce la faremo.
Don Nicola Mattia
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